Sara racconta dell'infanzia di sua figlia Michela:

Ricordo che quando mia figlia era piccola avevo molta paura che non si integrasse. Era una bambina molto particolare, stava sempre in disparte, da sola, a leggere piccoli libri di fiabe o racconti. Amava guardare fuori dalla finestra e riflettere, a volte descriveva quello che vedeva: dai piccoli insetti, gli alberi, i fiori e le piante, agli uccelli che di solito mangiavano i semi sul nostro balcone. Se le chiedevo di disegnare insieme, si arrabbiava e mi diceva subito di no; preferiva giocare con le bambole e la sua Barbie preferita.

Quando è andata alle scuole medie, ha iniziato ad avere più amici, a socializzare e a giocare di più all'aria aperta. Amava fare sport e aveva molti amici con i quali spesso giocava a pallacanestro. Non amava più leggere e rimanere in casa a giocare da sola, ma cercava sempre nuovi modi di stare in movimento, uscire e conoscere nuove persone. Visto che non avevamo parchi o palestre nelle vicinanze di casa nostra, spesso andava a giocare nella palestra della scuola, dove c'era più attrezzi e grandi spazi in cui correre veloce. 

Quando era a casa, aiutava spesso sua sorella a fare i compiti, le leggeva delle storie e tentava di aiutarla a fare amicizia con gli altri bambini nel quartiere. Non la lasciava mai sola, era la sua migliore amica oltre che la sua sorella maggiore.

Metti una crocetta sulle affermazioni vere:

  • Era molto affettuosa.
  • Era molto solitaria.
  • Era molto impulsiva.
  • Era molto riflessiva.
  • Da piccola amava leggere.
  • Amava guardare la TV.
  • Le piaceva disegnare.
  • Le piaceva giocare con la Barbie.
  • Aiutava la mamma in cucina.
  • Aiutava la sorella a fare i compiti.
  • Giocava molto all’aria aperta.
  • Giocava molto in casa.
  • Aveva tanti amici.
  • Aveva pochi amici.

Sottolinea i verbi all'imperfetto e poi con un compagno o una compagna scrivi per ogni verbo l'infinito corrispondente:

Es. era → essere


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